DIVERSITY
Come integrare e far dialogare differenze e diversità in azienda?
È un rompicapo o, come direbbe Bersani, uno spaccacuore. Diversità e differenze hanno sempre nutrito la nostra evoluzione e da sempre sono oggetto del nostro tentativo accanito di appianarle.
Ogni persona è molteplice, porta in sé caratteristiche e comportamenti diversi, a volte persino contraddittori: questo ci rende fertili, ci distingue. Far dialogare differenze e diversità in azienda, porta quasi sempre ricchezza di soluzioni e la possibilità di contare sul meglio di ciascuno per realizzarle.

Perché far dialogare differenze e diversità è così complesso
In azienda e nella vita, sappiamo che la diversità attrae (come gli opposti in amore) ma comporta anche impegno e fatica:
Far dialogare le diversità è quindi una sfida, ma allo stesso tempo un’opportunità che genera innovazione e fertilità.
Gli ostacoli nell’integrazione delle diversità in azienda
Natura e contesto ci stimolano secondo logiche spesso in contraddizione. Il bisogno di protezione e rassicurazione induce i bambini (e poi gli adulti) ad adattarsi per sentirsi al sicuro e nel “giusto” attraverso l’appartenenza a un gruppo e a un’identità più grandi. D’altra parte, la spinta altrettanto forte a differenziarsi, esprimere la propria personalità, lasciare un’impronta, ottenere benessere e gioia spinge, fin da piccoli, a opporsi, competere, confliggere.
Anche nelle organizzazioni questi opposti convivono, a volte facendo scintille e disorientando.
In un’ottica di efficienza e fluidità gestionale:
Le persone, con la loro ricchezza e complessità, sono la chiave di volta per realizzare un’integrazione stabile e sostenibile nel tempo.
La svolta del self-empowerment
È una conoscenza ormai condivisa che dialogo e integrazione richiedono apertura e ascolto.
Il rischio è di percepire e agire queste due capacità come “passive”: ma di ciò che “lascio entrare”, poi, cosa ne faccio? cosa, di conseguenza, metto al mondo di diverso?
Un approccio attivo richiede:
Sviluppo e self-empowerment allenano queste capacità di fondo, che si traducono poi in comportamenti di lucidità e coopetizione fattiva, utili all’efficacia e al benessere dei singoli, del team e dell’organizzazione, non solo nel breve ma anche nel medio e nel lungo periodo.
Far dialogare differenze e diversità in azienda: micro e macro
Per far esprimere pienamente il potenziale che i singoli, i team e le organizzazioni hanno di integrare e mettere a frutto differenze e diversità, un progetto di sviluppo lavora, idealmente, su più livelli:
Un progetto di inclusione e integrazione delle diversità ha successo nel momento in cui è sostenuto da più anime aziendali, che siano disposte a spendersi, non solo a parole, per consolidarlo.
UNA RACCOLTA DI CASI REALI
Applicati in contesti sfidanti, per toccare con mano la messa in pratica dei nostri interventi.

Crescita professionale
Crescita professionale: un’azienda decide di sviluppare giovani talenti per prepararli a ruoli di rilievo
Azienda in forte espansione nel settore delle utilities, ci contatta con urgente bisogno di progettare un intervento per giovani talenti e garantirsi ricambio generazionale di valore.

People Development
Un percorso di empowerment dedicato alla comunità tecnica di un’azienda
Un’azienda di altissimo profilo tecnologico vuole implementare la carriera tecnica, consentendo ai propri “guru” interni di guadagnare influenza e autorevolezza per contribuire e influenzare le scelte aziendali.
Strumenti, concetti ed esercizi per iniziare a sperimentare e per approfondire i concetti cardine del self-empowerment applicato allo sviluppo di integrazione e cooperazione.

A come Autenticità
La capacità di tenere presente ogni cosa in noi stessi: valori, qualità, fragilità, vissuti

N come Nudità
Abbattere il timore che si possa scoprire il nostro mascheramento, ci restituisce energie

S come Salto di qualità
Nella sua accezione più ampia che riguarda la nostra capacità di metterci in gioco

T come Team
Spazio in cui sviluppare la qualità e il patto di scambio, provocazione e sostegno reciproco
AREA D’IMPATTO
I podcast di Federico Vagni
I millenial sono umani?
La diversità è sempre esistita e le categorie sono uno dei tanti strumenti per semplificare l’approccio alla realtà, non sempre opportunamente! Certo che l’accelerazione a cui stiamo assistendo in tutti gli ambiti sta facendo proliferare anche le categorie (in abito di scelte sessuali, di aging, di rapporti con le tecnologie,…). Ma se parliamo di dialogo e integrazione le categorie servono? L’esempio sui millenial richiama ad una riflessione che evidenzia più i rischi che le opportunità di ragionare per cluster, quando ci si riferisce alle persone.
Cosa fare dell’ignoranza altrui?
La varietà di idee e caratteri, alla base dell’evoluzione e della generatività, sappiamo che comporta fatica. Porta anche al dissenso. E ci siamo detti che il dissenso può essere molto costruttivo, può alzare l’asticella. Ma nella costellazione degli esiti c’è spesso anche il giudizio, spesso poco rispettoso dei diversi punti di vista e filtri con cui inevitabilmente ciascuno vede e interpreta la realtà. Per questo proponiamo la sospensione del giudizio e l’umiltà come pre-requisito ad un dialogo che sia davvero integrativo.