Autenticità | Empowerment Alphabet

Empowerment Alphabet

Autenticità

Autentico, parola composta da autòs (sé stesso) ed entòs (in, dentro) è ciò che si riferisce alla nostra vera interiorità al di là di ciò che vogliamo apparire e crediamo di essere.

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Autenticità

Autentico, parola composta da autòs (sé stesso) ed entòs (in, dentro) è ciò che si riferisce alla nostra vera interiorità al di là di ciò che vogliamo apparire e crediamo di essere.

Autenticità nello sguardo del self-empowerment è la capacità di includere e tenere presenti tutti noi stessi (valori, qualità, fragilità, vissuti) in ogni contesto o situazione di vita.

Il primo passo verso l’autenticità è esserlo verso noi stessi. Questo significa essere in contatto emotivo ovvero ascoltare la nostra “voce emotiva interiore” (accettando il disagio che potrebbe provocare) e usarla nella relazione con noi e con l’altro.
Usarla significa gestirla, non esserne preda. Non stiamo quindi parlando di “spontaneità”, ovvero l’atteggiamento di chi valorizza la necessità di essere sinceri e diretti sempre e comunque.

Essere autentici è difficile perché:

  • Ci porta ad esporci maggiormente e di conseguenza ad essere più vulnerabili rispetto a chi rimane dentro a certi binari e non si consente il contatto con la propria parte emotiva (mettendosi in una situazione protetta di “anestesia emotiva”)

  • Ci costringe a fare i conti con le nostre contraddizioni interne, e spesso non è facile trovare una sintesi personale tra desideri, volontà, spinte e caratteristiche personali

  • Non sempre il contesto ci facilita nell’essere autentici, anzi esistono situazioni che più o meno esplicitamente ci richiamano ad essere parziali e non favoriscono l’espressione della nostra pienezza

Per questo il riuscire ad essere autentici è un lavoro, una conquista giorno per giorno. Ma allo stesso tempo anche una ricchezza che ci porta a sentirci pieni e soddisfatti, ma anche più efficaci e ricchi di risorse.

Per un leader l’autenticità è lo strumento sulla quale si poggia la credibilità manageriale.

Ti proponiamo di identificare una persona che ti conosce bene sul lavoro ma non nella vita privata e una che ti conosce nella vita personale ma non professionalmente. Chiedi a ciascuno di loro di darti una valutazione sulle seguenti scale:

Riflessivo     0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Spontaneo

Solitario       0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Di compagnia

Rilassato      0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Dinamico

Riservato     0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Caloroso

Altruista       0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Protagonista

Flessibile      0 – 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10      Rigoroso

Confronta ora le due valutazioni: sono allineate? C’è qualcosa che ti stupisce? In quale ti riconosci maggiormente? C’è qualcosa che dovresti o potresti fare per aumentare l’allineamento delle due scale?

Lascia se vuoi la tua esperienza nei commenti.