DIVERSITY

Come integrare e far dialogare differenze e diversità in azienda?

È un rompicapo o, come direbbe Bersani, uno spaccacuore. Diversità e differenze hanno sempre nutrito la nostra evoluzione e da sempre sono oggetto del nostro tentativo accanito di appianarle.

Ogni persona è molteplice, porta in sé caratteristiche e comportamenti diversi, a volte persino contraddittori: questo ci rende fertili, ci distingue. Far dialogare differenze e diversità in azienda, porta quasi sempre ricchezza di soluzioni e la possibilità di contare sul meglio di ciascuno per realizzarle.

Come integrare e far dialogare differenze e diversità in azienda?

Perché far dialogare differenze e diversità è così complesso

In azienda e nella vita, sappiamo che la diversità attrae (come gli opposti in amore) ma comporta anche impegno e fatica:

  • Richiede la pazienza di ascoltare, mettere a confronto e in discussione punti di vista, approcci, modi
  • Comporta un investimento maggiore di tempo per capire, farsi capire, accordarsi
  • Per non accordarsi al ribasso, inoltre, serve a volte essere disposti a dissentire, opporsi e confliggere
  • Dissenso e accordo generativi si giocano sul terreno non semplice della consapevolezza e dell’influenza

  • Ci hanno insegnato che standardizzare genera efficienza, semplifica il controllo, minimizza il rischio di errori e devianze
  • La tentazione di “far finta” e poi tirare dritto ognuno come ha sempre fatto e per conto proprio è forte

Far dialogare le diversità è quindi una sfida, ma allo stesso tempo un’opportunità che genera innovazione e fertilità.

Gli ostacoli nell’integrazione delle diversità in azienda

Natura e contesto ci stimolano secondo logiche spesso in contraddizione. Il bisogno di protezione e rassicurazione induce i bambini (e poi gli adulti) ad adattarsi per sentirsi al sicuro e nel “giusto” attraverso l’appartenenza a un gruppo e a un’identità più grandi. D’altra parte, la spinta altrettanto forte a differenziarsi, esprimere la propria personalità, lasciare un’impronta, ottenere benessere e gioia spinge, fin da piccoli, a opporsi, competere, confliggere.
Anche nelle organizzazioni questi opposti convivono, a volte facendo scintille e disorientando.

In un’ottica di efficienza e fluidità gestionale:

  • Le strutture organizzative tendono a settorializzare lavoro e obiettivi
  • I processi sono definiti e comunicati per standardizzare e ottimizzare nei limiti del possibile

  • I sistemi incentivanti faticano a misurare e valorizzare il contributo del singolo al risultato del team e dell’organizzazione
  • Al di là della cultura comunicata, con le migliori intenzioni evolutive, giocano nel quotidiano logiche “istintive” di competizione e protezione (materiale ed emotiva) difficili da scardinare

Le persone, con la loro ricchezza e complessità, sono la chiave di volta per realizzare un’integrazione stabile e sostenibile nel tempo.

La svolta del self-empowerment

È una conoscenza ormai condivisa che dialogo e integrazione richiedono apertura e ascolto.
Il rischio è di percepire e agire queste due capacità come “passive”: ma di ciò che “lascio entrare”, poi, cosa ne faccio? cosa, di conseguenza, metto al mondo di diverso?

Un approccio attivo richiede:

  • Essere consapevoli di sé (risorse, limiti, blocchi, emozioni, intenzioni, bisogni e desideri, convinzioni, valori, pregiudizi)
  • Avere interesse autentico e attenzione per le persone e gli avvenimenti che ci circondano
  • Essere disposti a contraddire ed essere contraddetti, mettere in discussione, disconfermare sé stessi, gli altri, le soluzioni, le decisioni, i piani. Laddove utile. Oppure restare fermi e perseverare, possibilmente argomentando le proprie ragioni. Laddove e fin dove è utile
  • Conoscere l’utilità di scalare le marce e quando il terreno lo richiede, per recuperare spinta attraverso il tempo necessario a intercettare opzioni diverse e sperimentarle
  • Saper vivere gli errori di valutazione e di azione (propri e altrui) come evenienze da cui apprendere, con responsabilità (e conseguente dispiacere, rabbia e fatica) ma senza farne “marchi identitari”

Sviluppo e self-empowerment allenano queste capacità di fondo, che si traducono poi in comportamenti di lucidità e coopetizione fattiva, utili all’efficacia e al benessere dei singoli, del team e dell’organizzazione, non solo nel breve ma anche nel medio e nel lungo periodo.

Far dialogare differenze e diversità in azienda: micro e macro

Per far esprimere pienamente il potenziale che i singoli, i team e le organizzazioni hanno di integrare e mettere a frutto differenze e diversità, un progetto di sviluppo lavora, idealmente, su più livelli:

  • attivare nell’individuo un salto di qualità personale e professionale che sviluppi la sua capacità di attenzione, ascolto attivo, confronto, incisività, lettura e gestione di sé stesso e degli altri
  • parallelamente, anche nel caso di interventi individuali, agire nel e per il contesto, anche attraverso il coinvolgimento diretto o indiretto di altri interlocutori

Un progetto di inclusione e integrazione delle diversità ha successo nel momento in cui è sostenuto da più anime aziendali, che siano disposte a spendersi, non solo a parole, per consolidarlo.

UNA RACCOLTA DI CASI REALI

Applicati in contesti sfidanti, per toccare con mano la messa in pratica dei nostri interventi.

Busti romani a rappresentare la crescita professionale

Crescita professionale

Crescita professionale: un’azienda decide di sviluppare giovani talenti per prepararli a ruoli di rilievo

Azienda in forte espansione nel settore delle utilities, ci contatta con urgente bisogno di progettare un intervento per giovani talenti e garantirsi ricambio generazionale di valore.

Empowerment di comunità in azienda

People Development

Un percorso di empowerment dedicato alla comunità tecnica di un’azienda

Un’azienda di altissimo profilo tecnologico vuole implementare la carriera tecnica, consentendo ai propri “guru” interni di guadagnare influenza e autorevolezza per contribuire e influenzare le scelte aziendali.

Strumenti, concetti ed esercizi per iniziare a sperimentare e per approfondire i concetti cardine del self-empowerment applicato allo sviluppo di integrazione e cooperazione.

lettera A come insegna al neon rossa sia in maiuscolo che in minuscolo

A come Autenticità

La capacità di tenere presente ogni cosa in noi stessi: valori, qualità, fragilità, vissuti

Torreluna empowerment alphabet Nudita

N come Nudità

Abbattere il timore che si possa scoprire il nostro mascheramento, ci restituisce energie

La lettera S dipinta di nero su una lamiera

S come Salto di qualità

Nella sua accezione più ampia che riguarda la nostra capacità di metterci in gioco

La lettera T disegnata con i sampietrini bianchi incastonati in una strada

T come Team

Spazio in cui sviluppare la qualità e il patto di scambio, provocazione e sostegno reciproco

AREA D’IMPATTO

I podcast di Federico Vagni

I millenial sono umani?

La diversità è sempre esistita e le categorie sono uno dei tanti strumenti per semplificare l’approccio alla realtà, non sempre opportunamente! Certo che l’accelerazione a cui stiamo assistendo in tutti gli ambiti sta facendo proliferare anche le categorie (in abito di scelte sessuali, di aging, di rapporti con le tecnologie,…). Ma se parliamo di dialogo e integrazione le categorie servono? L’esempio sui millenial richiama ad una riflessione che evidenzia più i rischi che le opportunità di ragionare per cluster, quando ci si riferisce alle persone.

Cosa fare dell’ignoranza altrui?

La varietà di idee e caratteri, alla base dell’evoluzione e della generatività, sappiamo che comporta fatica. Porta anche al dissenso. E ci siamo detti che il dissenso può essere molto costruttivo, può alzare l’asticella. Ma nella costellazione degli esiti c’è spesso anche il giudizio, spesso poco rispettoso dei diversi punti di vista e filtri con cui inevitabilmente ciascuno vede e interpreta la realtà. Per questo proponiamo la sospensione del giudizio e l’umiltà come pre-requisito ad un dialogo che sia davvero integrativo.

Sei interessato ad un incontro con noi?

Se desideri conoscerci meglio e saperne di più sulle nostre proposte, non esitare a contattarci!