INTEGRAZIONE

Come sviluppare integrazione e cooperazione in azienda?

Sviluppare integrazione e cooperazione in azienda, in chiave People Development, richiede una particolare attenzione allo sviluppo personale, del team e di tutta l’organizzazione.

In un mondo VUCA, la capacità di costruire scenari condivisi, far emergere informazioni e soluzioni dal basso, aprire canali di ascolto e confronto, pare essere una chiave di successo fondamentale per le organizzazioni e i singoli leader, sempre meno padroni in prima persona di tutte le conoscenze necessarie.

Come sviluppare la leadership?

Disfunzionalità vs Interfunzionalità

Nei nostri progetti orientati a sviluppare integrazione e cooperazione in azienda, osserviamo alcune difficoltà ricorrenti. Ecco alcune chiavi di volta dei nostri interventi, che puntano a riconoscere e svoltare rispetto a queste problematiche:

  • Le informazioni restano dentro determinati confini, quindi non circolano liberamente

  • Alcuni atteggiamenti del vertice veicolano, tra le righe, un messaggio di poco interesse all’ascolto e al confronto

  • Le persone sono scarsamente incentivate alla condivisione e allo scambio

  • Le riunioni sono spesso momenti nei quali mostrare e difendere le proprie idee, piuttosto che contesti di costruzione condivisa di soluzioni

  • Il conflitto è spesso vissuto sul piano personale, invece di essere accolto come elemento generativo di confronto o ricerca di soluzioni innovative

Si tratta di difficoltà che affondano le proprie radici non nei metodi, nei processi o nel saper fare, ma nel mindset di persone e gruppi. Un mindset che ha bisogno di evolvere, attraverso un percorso (spesso disruptive) di sviluppo e potenziamento.

Integrazione e cooperazione in azienda: il problema è uno solo?

E’ sufficiente osservare due bambini che giocano, per comprendere quanto la natura umana oscilli tra il desiderio di condividere e quello di primeggiare sull’altro. Per questo motivo i contesti organizzativi tendono a perdersi spesso tra queste spinte contrastanti, con il rischio di alimentare l’individualismo e disincentivare l’interfunzionalità.

E’ importante osservare che integrazione e cooperazione in azienda si alimentano di più fattori:

  • Processi organizzativi capaci di stimolare le persone a lavorare insieme, a mettere soluzioni, idee e informazioni a fattor comune
  • Una cultura condivisa che sappia valorizzare il dialogo, l’ascolto, il confronto e una progettazione condivisa delle soluzioni

  • L’attitudine individuale di ciascuna persona, che può essere più o meno propensa a superare determinate barriere, deve essere incentivata a condividere i campi da gioco e le sfide, mettendo a fattor comune le proprie competenze e conoscenze

La mission di Torreluna in questo tipo di progetti è quindi quella di rafforzare questi aspetti, dare loro dignità e forza, creare un contesto che ne consenta la replicabilità.

La svolta del self-empowerment

Il concetto di self-empowerment richiama l’idea di potenziamento del singolo. Di conseguenza questo metodo potrebbe apparire maggiormente focalizzato sull’emersione del talento personale, che non sulla creazione di un contesto di dialogo e ascolto reciproco.
La nostra esperienza, al contrario, ci dimostra in modo chiaro ed evidente come sia caratteristica degli individui ricchi di risorse, evoluti e fiduciosi, sapersi aprire al confronto, accettare se non addirittura ricercare la disconferma, muoversi con fluidità nei contesti relazionali complessi.

Lo sviluppo del potenziale personale e professionale, sia in una persona che in un team, riesca quindi ad abilitarli a:

  • Ricercare il confronto e apprezzare le soluzioni condivise, anche laddove queste richiedano inizialmente maggiore impegno

  • Stimolare gli altri e se stessi ad uscire dalla propria “zona di comfort”, tipicamente caratterizzata dalla conoscenza dei propri confini e processi, come di  know-how specifico

  • Riconoscere gli elementi disfunzionali (killer) che limitano la propria attitudine a collaborare, in determinati momenti o con determinati interlocutori, per imparare a fronteggiare e superare i limiti stessi

  • Acquisire un proprio stile di comunicazione che sia fluido e diretto

  • Potenziare la propria disponibilità a cimentarsi nel dialogo e nell’ascolto

Incidere a questo livello è possibile solo attraverso un metodo strutturato e sperimentato negli anni. Un processo di sviluppo  che consenta di smuovere le situazioni in modo incisivo, ma anche integrato e coerente con le necessità organizzative e le possibilità di ciascun singolo.

Capacità di fare alleanza: micro e macro

Ogni intervento di sviluppo individuale e di team, finalizzato ad una maggiore integrazione e cooperazione in azienda per potenziare l’interfunzionalità, sarà efficace laddove sia in grado di impattare su più livelli paralleli:

  • Attivare nell’individuo un salto di qualità sia personale che professionale, che ne potenzi la capacità di confronto e collaborazione

  • Parallelamente ogni intervento, anche si trattasse di un singolo coaching, deve avere l’obiettivo e l’ambizione di trasformare, almeno in parte anche la cultura organizzativa, coinvolgendo in modo diretto o indiretto altri interlocutori

In questo senso abbiamo potuto constatare nella nostra esperienza che, i progetti finalizzati ad aumentare integrazione e cooperazione in azienda, hanno un maggiore impatto trasformativo quando nascono da un processo di co-design (cooperazione, ascolto, apertura reciproca) tra gli attori che lo sponsorizzano.

UNA RACCOLTA DI CASI REALI

Applicati in contesti sfidanti, per toccare con mano la messa in pratica dei nostri interventi.

Una serie di lampadine a rappresentare la case history dedicata all' empowerment team

Empowerment Team

Una region che sta vivendo una battuta di arresto e deve costruire il proprio futuro

Il team apicale della regione ha la responsabilità e l’urgenza di cambiare marcia e definire la vision e la roadmap che traghetti tutta la squadra ad un futuro di successo definito “region 2.0”.

Busti romani a rappresentare la crescita professionale

Crescita professionale

Un’azienda decide di sviluppare giovani talenti per prepararli a ruoli di rilievo

Azienda in forte espansione nel settore delle utilities, ci contatta con urgente bisogno di progettare un intervento per giovani talenti e garantirsi ricambio generazionale di valore.

Strumenti, concetti ed esercizi per iniziare a sperimentare e per approfondire i concetti cardine del self-empowerment applicato allo sviluppo di integrazione e cooperazione.

Torreluna empowerment alphabet Questioning

Q come Questioning

Domande e ascolto empatico come accesso e conoscenza degli altri senza pre-giudizi

R come Risorse

Partire dalle proprie risorse per sviluppare un clima in cui sia possibile esprimere il talento

Z come Zona di comfort

Uscire dalla condizione di fissità per poter esplorare percorsi non conosciuti

T come Team

Patto di reciproco scambio, provocazione e sostegno che i membri del team hanno tra di loro

AREA D’IMPATTO

I podcast di Federico Vagni

Le questioni di principio

Ascolto e apertura reciproca sono presupposti indispensabili per favorire cooperazione e alleanze. Una riflessione non scontata sulle “questioni di principio” può aiutare a “sentire” convinzioni e valori non come dogmi distanzianti e aprioristici, ma come riferimenti da mettere in discussione. Si guadagna maggiore consapevolezza delle proprie contraddizioni e ci si consente l’empatia che apre a se stessi e all’altro.

Una critica al pensiero critico

Cooperazione e alleanze sono fondamentali quando cresce la complessità. Ma com’è possibile favorirli se uno dei mantra imperanti è ancora “informati e fatti un’idea tua?”: Quello che va recuperato – per aiutarsi reciprocamente a comprendere e affrontare ciò che ci circonda – non è invece lo spazio per una maggiore fiducia nelle competenze degli altri? Diffidenza e scetticismo aiutano davvero?

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