Sviluppare una leadership autentica è possibile se riflettiamo su una realtà molto semplice, che il caro amico e collega Matteo Rizzato sottolinea spesso in modo piuttosto franco: “Ho una brutta e una bella notizia – dice – la brutta è che siamo tutti nudi. La bella è che siamo bellissimi”.

Leadership autentica: basta uno sguardo aperto e sensibile

Questa affermazione può spaventare o scandalizzare, ma basta pensarci bene per accorgersi che le cose stanno proprio così. Possiamo impegnarci allo spasmo per nascondere parti di noi, per sembrare o essere diversi da come siamo, ma basta uno sguardo aperto e sensibile per andare oltre ogni barriera. Perché chi abbiamo di fronte possa conoscerci davvero.

Ogni volta che cerchiamo di nascondere una parte di noi sprechiamo energie e perdiamo la possibilità di utilizzare le risorse che non accettiamo. Perdiamo anche la possibilità di lasciare agli altri una maggiore libertà di scelta nel poterci conoscere ed eventualmente apprezzare. Come evidenziato da Massimo Bruscaglioni (padre fondatore dell’empowerment in Italia) in questo breve stralcio di intervista.

La trasparenza, ingrediente essenziale per una Leadership Autentica, è la capacità di essere in contatto con sé stessi, con le proprie risorse, difficoltà e contraddizioni interne. Non si tratta della coerenza ottusa sbandierata nei salotti televisivi, né della sincerità a tutti i costi, piuttosto di uno sguardo disponibile e curioso verso di sé. La trasparenza è un ingrediente cruciale per chi vuole potenziare la propria leadership autentica, un’autorevolezza solida e magnetica poiché fondata sull’essere piuttosto che sul “far credere”.

Reputazione: tutti vogliamo essere visti

Tutti noi vogliamo essere visti. Riservare indifferenza a qualcuno è una cruda forma di violenza. Lo sguardo degli altri è quello che ci pone in contatto con noi stessi. Inutile sfuggire o negare. Anche se a volte è doloroso, la capacità di ascoltare e accogliere il riscontro degli altri ci rende più interi e autentici. Ci libera progressivamente dal bisogno di nascondere e nasconderci.

Il mondo dei social amplifica questa possibilità (e necessità) di trasparenza: è sempre più facile conoscere gli altri per quello che sono, perché le occasioni di osservazione e contatto sono infinite. La conoscenza che le persone si fanno di noi, non dipende da ciò che affermiamo per definirci: dipende piuttosto da ciò che gli altri dicono di noi. La reputazione è la misura della nostra coerenza e, di conseguenza, della nostra autorevolezza.

Leadership trasparente rappresentata con una strada nel deserto con la scritta "be authentic"

Ecco altri due esempi di trasparenza che trovo particolarmente interessanti:

  • My open notes e le sperimentazioni in ambito psicologico sono strumenti attraverso i quali i pazienti possono accedere agli appunti dei propri medici e terapisti, per avere con maggiore trasparenza il loro reale punto di vista;
  • Knozen è un’app attraverso la quale è possibile raccogliere anonimamente feedback da parte dei propri colleghi o membri di medesime associazioni o gruppi.

A volte durante i percorsi di self-empowerment, con gruppi che lo consentono per solidità e apertura, creiamo con i colleghi momenti di “staff aperto”. In questo momenti, senza confrontarci precedentemente e di fronte ai partecipanti (che per patto possono solo ascoltare), ci scambiamo opinioni e punti di vista sui partecipanti stessi, in modo franco e aperto.

Come puoi potenziare la tua trasparenza e la tua leadership autentica?

Autenticità nello sguardo del self-empowerment è la capacità di includere e tenere presente tutti noi stessi (valori, qualità, fragilità, vissuti) in ogni contesto o situazione di vita. Il primo passo verso l’autenticità è esserlo verso noi stessi.

  • Accogli le tue ambivalenze guardandoti a tuttotondo, accorgendoti e mettendo in discussione i pregiudizi che hai su di te
  • Chiedi sempre riscontri agli altri e tieni conto di quanto ti viene detto gestendo la prima reazione innata (“non è vero”) e disinnescando i circoli viziosi autodifensivi
  • Prova e sperimenta nuove possibilità, nuove azioni, nuove strade e nuove difficoltà: scoprirai nuovi “ingredienti” di te, sia positivi sia negativi. Esplora, divergi da te stesso, e accogli tutto ciò che scopri
  • Sii sempre verde” recita un detto egiziano: non dare mai nulla per assodato o definitivo, il cervello è plastico e mantiene questa sua caratteristica per tutto l’arco di vita
  • Comunica in modo chiaro: i giri di parole confondono prima di tutto te stesso, perdi lucidità, incisività e tempestività
  • Assumiti le tue responsabilità, non cercare scuse o alibi, accetta gli esiti delle tue azioni, poiché da questo puoi trarre la forza per rialzarti anche dalle situazioni più difficili
  • Ma soprattutto, impara a volerti bene: forse è questo il primo passo per essere sempre più trasparenti…