Perchè l’esplorazione di sè è un’attività strategica ed evolutiva?
Ci saranno sempre direzioni che riteniamo più intelligenti di altre, migliori. Ma allo stesso tempo se ci limitiamo ad esse non stiamo forse circoscrivendo eccessivamente il nostro perimetro?

TORRELUNA E L’ESPLORAZIONE DI SE’

Con il crescere delle attività in Torreluna, e del team, stiamo aumentando le nostre riunioni di allineamento, condivisione ed esplorazione di sè. In una di queste, alcuni mesi fa, Evangelina ha messo sul tavolo l’esigenza di costruire una nostra vision comune. Io ho avuto un sussulto: da anni incontro manager e professionisti che si lamentano nelle aziende di non avere una vision chiara e condivisa. E da anni il mio primo pensiero è che le vision non siano nei fatti così importanti. Perchè troppo spesso le persone preferiscono appellarsi alla mancanza di una vision che non prendersi la responsabilità del proprio contributo. La mia risposta di getto alla proposta di Evangelina sarebbe stata qualcosa del tipo: “Ma quale vision e vision. Lo sappiamo bene cosa vogliamo e cosa ci piace fare. Andiamo oltre!”. In realtà mi limitai a prendere tempo. Ma Evangelina insisteva, e qualcun altro pareva d’accordo. Capitolai, e ci mettemmo al lavoro. L’esito fu semplice, ma per me esaltante. Da quel giorno, apriamo ogni riunione leggendo ciò che è emerso. Nei fatti è più una mission che non una vision, e riportiamo ogni decisione importante ad essa, chiedendoci se stiamo andando o meno in quella direzione.
Ecco la nostra mission:

Torreluna lavora su

  • attivazione di risorse
  • superamento di limiti

proponendo progetti di sviluppo del potenziale umano

  • persona
  • team
  • azienda

che abbiano senso per il sistema

  • partner
  • Torreluna
  • persona

diffondendo il self-empowermente e l’approccio laboratoriale

  • coraggiosamente
  • avendo metodo e rigore
  • con leggerezza

In generale il termine vision indica la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia ideali, valori e aspirazioni di una persona e/o di un’organizzazione. All’interno del processo di self-empowerment la vision assume un ruolo fondamentale, proprio perché ogni passo evolutivo progettato e consapevolmente perseguito si basa su di un’immagine positiva di sé stessi a desiderio realizzato.

La folle esplorazione di sè

Cosa ho imparato da questa storia? Diverse cose, ma la principale riguarda l’esplorazione di sè. Ci saranno sempre direzioni che riteniamo più intelligenti di altre, migliori. Ma allo stesso tempo se ci limitiamo ad esse non stiamo forse circoscrivendo eccessivamente il nostro perimetro? Credo allora che ciascuno di noi possa:

  • concedersi un certo tasso di azioni fuori dal proprio comune, magari irragionevoli o comunque non del tutto sensate;
  • affidarsi ai suggerimenti di altri, quando invece ascoltiamo i suggerimenti solo per spiegare dopo poco perché quella cosa non la faremo oppure l’abbiamo già provata;
  • esplorare il mondo della stupidità, di ciò che soggettivamente riteniamo stupido, rigettiamo a priori, detestiamo o rifiutiamo.

QUANDO LA FOLLIA CONQUISTA LE AZIENDE

Un paio di piedi in bilico su un gradino in bilico sul mare

Mentre scrivo mi viene in mente, in tema di stupidità, la campagna di Diesel 2010, Be Stupid! e il libro sulla leadership di Anna Zanardiche accompagnò la campagna stessa. La stupidità come atto coraggioso, dirompente, avventuroso. La stupidità che porta a correre rischi, a non farsi bloccare dalle preoccupazioni.

Be foolish, diceva Steve Jobs in questo video diventato ormai famosissimo in tutto il mondo. E lui di follia se ne intende come dimostra il famosissimo motto Dare to be stupid: non aver paura di essere stupido. Una delle 5 regole per lavorare alla Pixar che hanno reso potente e unica l’azienda creata dal nulla proprio da Steve Jobs.

Allora perché, se siamo convinti del valore della stupidità, non imbarcarci più spesso in qualche azione fuori dal comune? Prova a fare così: fai una lista delle 10 cose che ritieni più stupide e poi, una a una, trova il modo di provarle, almeno in misura omeopatica, almeno una volta nella vita. Chissà se non scoprirai di doverti ricredere, e che la vera stupidità è quella di chi resta fermo sulle proprie posizioni aprioristiche.

Le cose stupide che forse dovrei fare

Ecco quindi la mia lista di cose stupide che non farei mai nella vita, e che di conseguenza forse dovrei fare:

  1. Scrivere la mission di Torreluna (già fatto!)
  2. Fare una vacanza in crociera
  3. Ordinare spaghetti alla carbonara all’estero
  4. Assumere in Torreluna una persona che si occupi solo di back-office
  5. Fare qualcosa di strano ai miei capelli (tagliarli a zero o tingerli)
  6. Coltivare un orto (ora che l’ho scritto, ci sto pensando seriamente!)
  7. Valutare l’acquisto di un chihuahua
  8. Passare una serata al balletto
  9. Acquistare un CD di Gigi D’Alessio
  10. Provare il parapendio o un lancio in paracadute
  11. Aprire ad uno di quelli che ti citofonano la domenica mattina e offrirgli un caffè.

Per dare un senso più profondo alla nostra ricerca e la necessaria leggerezza che ci consente di andare avanti, pensiamo che per il self-empowerment la gioia, il desiderio e il piacere sono elementi da perseguire. Perchè contribuiscono a dare direzione e senso all’esplorazione di sè, attraverso percorsi individuali e stimolando la generatività di ciascuna persona.

CONCLUDENDO

Un’ultima riflessione: alcune volte pensiamo di non poter fare alcune cose perché il contesto non ce lo permette, o perché le altre persone attorno a noi (sul lavoro e in famiglia) non ce lo consentono…

  1. Prima di tutto chiediti se davvero il contesto ti sta limitando in modo così forte. O forse sono le tue paure, o il tuo ego, che non ti permette di sperimentare, di fare cosVolto di bambina bionda che fa gli occhi stortie diverse, e ti costringe a sfoggiare una coerenza forzata e limitante. A volte, addirittura, sono i nostri valori a limitarci. Perché allora non provare a rimetterli in discussione, se non i valori stessi, quanto meno l’eventuale rigidità con la quale li interpretiamo?
  2. In secondo luogo, se veramente il contesto e gli altri ti limitano tanto, chiediti se questi sono i rapporti che desideri nella tua vita. Se vuoi permettere ad altre persone di censurare i tuoi moti, anche le tue stupidità. E perché ti sei attorniato di queste persone, quando invece nel mondo ci sono tante “Evangeline” pronte a lanciarti le loro idee, a provocarti e metterti nella posizione scomoda di fare qualcosa di nuovo. Se nella tua vita queste persone non ci sono, cercale!

Chiudo con un tributo necessario, parlando di stupidità umana, al trattato più acuto e divertente che possiate leggere: The basic laws of human stupidity. E se lo riterrete stupido, meglio ancora!