COMUNICAZIONE

Come attivare una comunicazione influente e incisiva (e imparare il feedback di sviluppo)?

Perché è importante saper attivare una comunicazione influente e incisiva? Sappiamo che di norma ciò che diciamo viene percepito in modo chiaro e corretto da circa il 10% degli ascoltatori. Percentuale che scende al 5% dopo una settimana.

Se il nostro obiettivo è quello di rendere percepibile e memorabile l’idea che vogliamo esprimere, abbiamo bisogno di alcune spezie con cui condire le nostre parole.

Come sviluppare la leadership?

Considerate “doti innate” di chi occupa posizioni di comando e guida, la capacità di avere una comunicazione influente e incisiva ha ingredienti di cui tutti disponiamo in natura e siamo potenzialmente in grado di riattivare, allenare e usare:

  • Siamo influenti nella misura in cui sappiamo esprimere noi stessi, con consapevolezza e intenzione, capaci di avvicinare gli altri fino a toccarli, per comprenderne le emozioni, il punto di vista, le convinzioni e “spostare” alcuni dei loro pensieri e modi di sentire le cose
  • Siamo incisivi quando ci mettiamo in gioco, corriamo il rischio di commettere errori e confliggere, ma confidando in sé stessi e negli altri, e quindi più liberi e onesti nell’essere dritti, eliminare il superfluo, affilati abbastanza da lasciare il segno
  • Incisività e influenza possono essere usate per far scoprire ad altri il proprio potenziale e abilitarli a servirsi delle risorse disponibili per metterlo al mondo

Il segreto da scartare parte da un’idea semplice e al tempo stesso complessa: narrare senza raccontarsi è il vero limite di una comunicazione incisiva.

Perché l’autenticità è alla base di una comunicazione influente e incisiva

Erroneamente si ritiene che l’influenza abbia diversi parallelismi con la capacità di orientare in modo cosciente il rapporto con l’altro, piuttosto che con viverlo in modo autentico. Ecco alcuni presupposti svianti:

  • l’influenza è perseguita attraverso l’applicazione di schemi e regole che poco si interessano del mondo e del vissuto dell’altro
  • si ritiene che per influenzare sia sufficiente essere chiari, ragionevoli, gentili o fermi
  • influenza e incisività sono considerate prerogative di alcuni ruoli e non abilità da allenare
  • si è focalizzati solo su ciò che si vuole ottenere, senza considerare davvero le persone da cui vogliamo ottenerlo, sull’esercitare un potere più che metterlo nelle mani dell’altro
  • chi influenza resta in superficie, non si espone, non impara, non sostiene, non rischia, si accontenta
  • l’incisività è confusa con la rudezza o sacrificata in nome del tatto e del garbo

In questi casi, il risultato è un team di persone non particolarmente autonome, proattive, consistenti, agili, coraggiose e creative.

Come far crescere le proprie possibilità di comunicare efficacemente

Le persone sono attivate da inneschi di natura diversa, che nessun dispositivo può schematizzare per garantirne le azioni, la direzione e la tenacia. Di conseguenza:

  • quell’innesco di volta in volta è necessario scoprirlo
  • per scoprirlo è utile avere mappe, strumenti, ed essere allenati a usarli
  • le mappe non esonerano dalla necessità di esplorare e testare, dare, chiedere e saper usare i feedback
  • l’esplorazione comporta fatica, insidie, rischi, sorprese
  • di conseguenza, richiede coraggio, desiderio, capacità di confrontarsi con l’inaspettato e il diverso, di automotivarsi, di confidare
  • trovato ciò per cui si era partiti, bisogna decidere cosa farne, saper usare tutte le risorse, sostenere gli altri a trovarne di nuove, allenarle, conoscendo e aggirando i vincoli per mettere e far mettere a terra

L’approccio del self-empowerment si concentra quindi prioritariamente sul “processo”, ovvero sul far scattare desiderio e ambizione di comunicare al meglio, e fiducia di poterci riuscire, per attivare gli strumenti in una seconda fase, quando la persona ha svoltato rispetto alle proprie paure o pensieri limitanti.

La svolta del self-empowerment

Allenare la propria capacità di influenza e incisività nel self-empowerment, vuol dire allenarsi a:

  • leggere sé stessi, non solo come professionisti ma come persone intere, riconoscendo le proprie capacità ma anche le fatiche, i vincoli, le contraddizioni
  • essere consapevoli dei propri filtri interpretativi, saper mettere a fuoco emozioni, bisogni, desideri
  • accogliersi in tutte le parti e usarle consapevolmente nella relazione con gli altri e nell’agire
  • sfidare i propri modelli mentali e gli automatismi
  • essere presenti nel qui e ora, interessati e attenti, osservare, fare domande, aprire nuove possibilità, attivare
  • dire ciò che serve e può essere utile all’altro, esponendosi, senza edulcorare o tirarsi indietro
  • dare e chiedere feedback, mettere e mettersi in discussione, spingere fuori e uscire dalle aree di confort, stare nel disagio, provocare, sperimentare con realismo, responsabilità, fiducia, sostenere gli altri nel fare altrettanto come protagonisti, facendo il tifo e lasciando loro lo spazio necessario per farlo

Sviluppo e self-empowerment allenano queste capacità che riguardano in primo luogo la narrazione di sé, il contatto emotivo e l’autenticità che si è in grado di esprimere. Queste caratteristiche emergono dalla capacità di mettersi in discussione e contattare le proprie vere risorse, prima ancora che dall’acquisizione e applicazione di tecniche.

Sviluppare una comunicazione influente e incisiva: micro e macro

Per sprigionare il potenziale di incisività, realizzazione e trasformazione di un’azienda, un progetto di sviluppo lavora idealmente su più livelli:

  • l’allenamento dei manager nell’usare pienamente sé stessi per creare un contesto in cui gli altri possano realizzare ed evolvere
  • l’allenamento delle persone e dei team nell’usare al meglio sé stessi e il contesto per realizzare ed evolvere

L’incisività della comunicazione risiede anche nella capacità di una data cultura organizzativa di “autorizzare” franchezza e autenticità. Per questo, un intervento su questo tema avrà anche l’ambizione di aggiornare o potenziare la cultura dei team e dell’organizzazione, attraverso l’esperienza concreta del potenziale insito in nuove modalità comunicative.

UNA RACCOLTA DI CASI REALI

Applicati in contesti sfidanti, per toccare con mano la messa in pratica dei nostri interventi.

Middle Manager: dalla valutazione allo sviluppo

MIDDLE MANAGER

Azienda con un management storico, necessita di un cambio di marcia nei processi interni

35 manager di seconda linea affrontano un percorso di valutazione e sviluppo per migliorare la capacità di guidare le proprie squadre con maggiore sensibilità, autenticità e impatto.

Case History di Empowerment Organizzativo

EMPOWERMENT ORGANIZZATIVO

Una divisione in forte sviluppo ha bisogno di un percorso di empowerment per tutte le linee manageriali

Divisione nel mercato dell’automotive in forte crescita in termini di prodotti, tecnologie e business ha bisogno che le sue linee manageriali guidino la crescita attraverso lo sviluppo di tutte le persone dell’organizzazione.

Strumenti, concetti ed esercizi per iniziare a sperimentare e per approfondire i concetti cardine del self-empowerment applicato allo sviluppo di integrazione e cooperazione.

lettera A come insegna al neon rossa sia in maiuscolo che in minuscolo

A come Autenticità

Usare pienamente se stessi per “arrivare all’altro” e incidere

Torreluna empowerment alphabet Questioning

Q come Questioning

Usare l’empatia anche come canale comunicativo

Torreluna empowerment alphabet Nudita

N come Nudità

Riuscire a provare e mostrare interesse verso l’altro!

La lettera M come insegna rossa su un muro bianco

M come Mindfulness

Attenzione non giudicante al momento presente

AREA D’IMPATTO

podcast di Federico Vagni

Evita di chiedere feedback

Un siparietto sul feedback per affrontare con leggerezza un argomento granitico e ineludibile della comunicazione incisiva e autentica, verso se stessi e verso gli altri. Difficile prescinderne per conoscersi come persone intere, con capacità ma anche fatiche, vincoli, contraddizioni. Tutti vogliamo sapere cosa pensano di noi. Eppure pochi sviluppano l’attitudine a chiedere feedback, a saperli accogliere e farsene qualcosa, a darne rendendoli sostenibili e utili all’altro.

Il feedback è un seme o un frutto?

Che belle le domande! Pur non essendo una domanda aperta ci apre ad una riflessione che rimette i riflettori su uno degli strumenti più importanti dello sviluppo, semplificando l’argomento feedback quanto basta. Il feedback per avere conferme, in positivo e negativo, e dis-conferme, opportunità per narrazioni diverse, per diversi punti di vista, ma anche il feedback come “apri pista” per riflessioni che potranno attecchire in futuro.

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Se desideri conoscerci meglio e saperne di più sulle nostre proposte, non esitare a contattarci!